CHI SIAMO OGGI
ATTIVITÀ
Attualmente il nostro gruppo è composto da 10 persone, fra cui 8 utenti e due operatori. Questa distinzione, seppur sempre presente, si fa sempre più sfumata in ragione dell'avvio di un processo di associazionismo che tende a "semplificare" i rapporti fra le persone modificando/eliminando i ruoli. Tale gruppo è eterogeneo per età, sesso, risorse/limiti personali, nonché per attitudini e capacità tecniche. La risorsa più importante riguarda proprio la presenza di queste differenze (che peraltro sono sempre esistite nel tempo) che fanno di questa squadra non solo un terreno fertile per lo scambio più generalizzato di competenze fra i loro componenti ma anche un gruppo accessibile a chiunque abbia voluto, o voglia in futuro, entrarne a far parte, indipendentemente dalla propria prestanza fisica, abilità tecnica, sesso o età.
E' l'ormai decennale rapporto con la UISP regionale e il confronto con l'ANPIS, l'associazione nazionale polisportive dilettantistiche per l'integrazione sociale, che risale al 2001, che ci ha condotti a lavorare sul terreno dell'associazionismo e da ciò deriva parte del progetto che ha visto la nascita della Judax Agorà: l'obiettivo di operatori, pazienti, familiari e volontari che ruotano attorno al gruppo volley è quello di passare dalla ricerca di un miglior equilibrio possibile sul piano psichico ed un migliore benessere soggettivo degli assistiti ad una riduzione, ove presente, della loro marginalizzazione e, di conseguenza, ad un loro maggiore inserimento nel tessuto sociale.
Nei nostri obiettivi a breve termine, come gruppo pallavolo, rientra la possibilità di accogliere nuovi partecipanti precisando che rappresenterebbe una nuova opportunità per tutti se essi potessero essere dei "comuni cittadini" resi tali dal fatto che non siano inviati dal nostro Dipartimento di Salute Mentale; in questo caso non sarebbe rilevante che questi abbiano o non abbiano un qualche disturbo psichico, una qualche limitazione fisica, o che vivano un'esperienza di solitudine; ciò che è importante è che il gruppo saprebbe riconoscere sia i limiti che le potenzialità di questi soggetti e le risorse messe in rete sarebbero ancor di più e/o ancor diverse.
E' l'ormai decennale rapporto con la UISP regionale e il confronto con l'ANPIS, l'associazione nazionale polisportive dilettantistiche per l'integrazione sociale, che risale al 2001, che ci ha condotti a lavorare sul terreno dell'associazionismo e da ciò deriva parte del progetto che ha visto la nascita della Judax Agorà: l'obiettivo di operatori, pazienti, familiari e volontari che ruotano attorno al gruppo volley è quello di passare dalla ricerca di un miglior equilibrio possibile sul piano psichico ed un migliore benessere soggettivo degli assistiti ad una riduzione, ove presente, della loro marginalizzazione e, di conseguenza, ad un loro maggiore inserimento nel tessuto sociale.
Nei nostri obiettivi a breve termine, come gruppo pallavolo, rientra la possibilità di accogliere nuovi partecipanti precisando che rappresenterebbe una nuova opportunità per tutti se essi potessero essere dei "comuni cittadini" resi tali dal fatto che non siano inviati dal nostro Dipartimento di Salute Mentale; in questo caso non sarebbe rilevante che questi abbiano o non abbiano un qualche disturbo psichico, una qualche limitazione fisica, o che vivano un'esperienza di solitudine; ciò che è importante è che il gruppo saprebbe riconoscere sia i limiti che le potenzialità di questi soggetti e le risorse messe in rete sarebbero ancor di più e/o ancor diverse.
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